Eleonora

“Rifacciamo la foto della Fallaci., quella famosa con la sigaretta in mano.” È così che Eleonora vuole omaggiare forse la più grande giornalista di tutti i tempi. L’Oriana, la sua ispirazione. Fra turni improponibili davanti ad uno schermo e recuperi settimanali incastrati come una partita di Tetris riesce a ritagliarsi il tempo giusto per coltivare la sua vocazione. Perchè lei ha sempre giocato con le parole, fina da piccola. Che si tratti di un articolo o un’intervista alla tv, l’importante è che in qualche modo si parli di un cavallo, di un fantino o di una qualsiasi corsa in giro per il mondo. Alla fine forse per lei il racconto è solo un mezzo, un’ottimo compromesso per continuare a vivere quello che porta dentro fin da bambina, che le è stato trasmesso da chi quel mondo l’ha vissuto senza mezze misure. Eleonora il mondo del Palio ce l’ha nel sangue, o forse sarebbe più corretto dire nel DNA, è una cosa genetica. Lo senti da come ne parla e lo vedi da come le brillano gli occhi davanti alla telecamera., tutte le volte come se fosse la prima. E chi ne ha fatto le spese è il suo gatto nero, che lei ha deciso di chiamare Benito, in onore appunto di uno dei cavalli più famosi del Palio, ma soprattutto il suo cavallo. Niente di male, in una città come Siena sono cose all’ordine del giorno, se non fosse che Benito in realtà è una femmina….

 

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